Storia

La storia di Sale Marasino ha origini antiche. E' stato rinvenuto a Marasino un cippo votivo romano che rappresenta una divinità il cui culto si diffuse nel I sec. d.C. e un pavimento romano andato distrutto. Nel Medioevo ebbero possedimenti numerosi monasteri bresciani e forse anche quello veronese di San Zeno.
In epoca romana, e probabilmente anche medievale, le assemblee del popolo si riunivano forse nella località, tra Distone e Marasino, ancor oggi chiamata Piazza Maggiore.
Sale e Marasino erano due comuni indipendenti, con una propria vicìnia, e fino alla metà del Quattrocento Marasino fu più popolato di Sale.
Con altri piccoli gruppi di case, come Vigolo e Varzano, oltre a dedicarsi ai lavori agricoli e alla pastorizia, gli abitanti di Marasino raccoglievano legna per farne carbone e lavoravano la lana.
Sale Marasino passò dai Visconti a Venezia nel 1427. Il lago divenne la via percorsa dai contrabbandieri, incuranti delle grida con cui la Serenissima richiamava al pagamento dei dazi.
Nel '500 Sale superò Marasino, assurgendo a maggior importanza, così da pretendere, nel 1554, di sostituire Iseo come capoluogo. Al 1550 risale la costruzione di eleganti case signorili, in numero tale e in così breve lasso di tempo che non si riscontra in nessun altro paese del lago. Di questo stesso periodo è l'inizio, generalizzato in tutti i paesi delle due sponde, dell'emigrazione dai villaggi più alti per stabilirsi sulla costa.
Gli avvenimenti storici dei tre secoli dopo ebbero scarsa incidenza sullo sviluppo del paese.
Il paese era da tempo centro di raccolta della lana dai paesi rivieraschi. Vi si formarono manifatture che raggiunsero il culmine nell''800, con un'industria laniera molto attiva, ma distribuita in fabbriche di modeste dimensioni. Nel 1921 vi si stabilì un importante lanificio, lo stabilimento ITB (Industrie Tessili Bresciane), ma la crisi laniera successiva all'ultima guerra ne comportò il declino. Tuttavia l'occupazione si è tenuta a livello discreto, per l'apertura di laboratori e piccole industrie in altri settori produttivi, a cui si aggiunse la crescita delle strutture turistico -alberghiere.

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